Viola è ufficiale giudiziario, ha quarantadue anni e deve notificare a Margherita, prossima ai novanta, l'avvio di una procedura di sfratto, ma strane coincidenze fanno sì che la consegna dell'avviso venga di volta in volta rinviata. Una panchina all'interno del grande cortile di un complesso edilizio costruito negli anni '30 del secolo scorso a Roma diventa così il luogo d'incontro fra le due donne, che iniziano poco alla volta e in modo graduale a raccontarsi le loro vite. Dalle parole che si scambiano affiorano la solitudine di cui entrambe soffrono, i fallimenti sentimentali di Viola, ma soprattutto il grande e unico amore di Margherita. E poi ci sono le bambole e i burattini accatastati sulle sedie e sulle poltrone nella casa dell'anziana donna, e un vecchio maglione capace ancora di diffondere il suo profumo e di evocare sogni. Il caso, o chi per lui, a volte ci fa conoscere vite, trascorsi che altrimenti avremmo ignorato. Spesso si tratta di ricordi legati a chi non c'è più e che poco potrebbero resistere di fronte all'onda tumultuosa della grande Storia. Ma fin quando ci sarà qualcuno che li conserverà e ce li racconterà, quelle vite continueranno a esistere.