Ernesto Sechia, giovanissimo comunista di Borgotazza, si candida con il Centro Sinistra locale sostenendo Augusto Benito alla carica di Sindaco. Dopo una schiacciante vittoria, inizia l'esperienza amministrativa che finisce col diventare un incubo totalitario. Dimettendosi da Consigliere comunale e divenendo Assessore, Sechia comincia una lunga e logorante battaglia per frenare lo strapotere di Benito il quale lentamente si sostituisce ai partiti imponendo un regime personalistico di controllo e di dominio. La premessa al libro è di Marco Rizzo.