«Otto racconti belli e disturbanti»: così, sul «Corriere della Sera», Giovanni Pacchiano definirà le otto storie che compongono questo libro e che si ostinano a indagare con disarmante purezza la potenza della musica: capace di colmare i più profondi vuoti esistenziali e di rendere accettabile il degrado di un presente dominato dalla superficialità e dall'impazienza.