Il nostro tempo celebra la velocità in tutte le sue forme, anche in quelle di emozioni e pensiero: consuma nell'immediatezza qualsiasi esperienza cancellandone presto la memoria. E così la lentezza diventa stigma, quasi un insulto. Il protagonista del romanzo sconta la propria estraneità a questa frenesia compulsiva, pagandola sul piano della carriera e nei rapporti personali. Non è un emarginato ma neppure un "vincente", né ci tiene a esserlo. Non si sente in gara con il mondo ed è in competizione solo con sé stesso, con le proprie capacità mnemoniche e deduttive, che mette di continuo alla prova nel timore di perdere la lucidità mentale, com'è accaduto a sua madre. Ma otterrà la propria rivincita, perché la sua metodica caparbietà offre agli inquirenti la soluzione di una vicenda criminale all'apparenza irrisolvibile. La virtù del bradipo, ambientato in Emilia Romagna, ha ricevuto una menzione d'onore al premio letterario Giallo Festival 2023.