Studente di umili origini ingenuo e inesperto, ma dalla mente brillante, John Kemp arriva a Oxford dal Lancashire nell'autunno del 1940, mentre sull'Inghilterra cadono le bombe tedesche. Nel college si trova a dividere la stanza con Christopher Warner, rampollo di un'agiata famiglia. Per rendersi interessante agli occhi del compagno, dal cui stile di vita dissoluto è respinto e affascinato al tempo stesso, Kemp si inventa una sorella immaginaria, Jill. Le cose si complicano quando si innamora di una ragazza vera, appartenente all'alta società, che porta lo stesso nome. Scritto tra il 1943 e il 1944 quando l'autore era studente a Oxford e pubblicato nel 1946, "Jill" è un romanzo delicatissimo e di grande potenza, che attraverso personaggi indimenticabili ci parla di differenze di classe, timidezza, perdita dell'innocenza, e della scoperta di sé e del proprio valore in un ambiente ostile. Un libro «assolutamente contemporaneo, forse persino profetico» come lo ha definito Joyce Carol Oates.