Ci sono tante donne la mattina presto per le vie della città, camminano veloci, con una meta ben precisa, sembrano fiere della propria femminilità, sono tutte bellissime, fantastiche, il mondo è loro. E in cielo c'è tanta luce. Sono parole della protagonista del primo racconto di Una rosa di donne, una visione augurale, felice di una realtà nuova, dove le donne padrone della loro identità e dignità sono libere di amare, essere riamate, rispettate nei rapporti umani e di lavoro. I racconti di Una rosa di donne ci dicono come questo mondo nuovo della donna sia tuttora dolorosamente lontano. Con fine sensibilità femminile e una scrittura leggera, che lega e rende scorrevoli le diverse storie come quadri di un'unica rappresentazione, l'autrice ci parla della condizione della donna in modo originale, fuori dagli schemi di un facile, scontato femminismo. Raccontando semplicemente la vita quotidiana, gesti, parole, sentimenti, comportamenti, fatti, alcuni momenti drammatici, qualche spunto esilarante, all'interno dei rapporti famigliari. Una rosa di donne sottomesse, maltrattate, abbandonate, sofferenti, impaurite, insicure, figlie, fidanzate, mogli di uomini sbagliati.