Figlia di una celebre coppia di punk-rocker, cresciuta da una nonna ossessionata dal controllo e gran dama dello show business, Margot Highsmith è una giovane attrice in fuga da New York verso il Montana. Dopo essere stata espulsa da un prestigioso college per possesso di stupefacenti ed essere stata abbandonata per l'ennesima volta dal fantomatico "Regista" - un amante narcisista e manipolatore che dovrebbe farle da mentore - Margot si isola nei boschi, trovando per la prima volta riparo dagli occhi del mondo. È qui che, in un cimitero, incontra un uomo dal passato oscuro, un medico caduto in disgrazia capace di dare finalmente un nome al disturbo con cui convive fin da bambina: analgesia congenita, ovvero l'incapacità di sentire il dolore fisico. Il morboso interesse del medico per la malattia di Margot darà vita a una serie di incontri in un capanno, in cui, tra sesso e proiezioni di vecchi film, hanno luogo misteriosi esperimenti di "rieducazione" del corpo. Ma la spirale ossessiva in cui Margot precipita daccapo - nuovamente sotto lo sguardo di qualcuno, nuovamente oggetto di ambizione e desiderio - condurrà a un inatteso, sorprendente finale. In un romanzo audace e ipnotico, Stephanie LaCava esplora le traiettorie di abuso e desiderio, trauma e redenzione, sguardo e celebrità. Con una scrittura chirurgica, asciutta e poetica al tempo stesso, racconta una storia di corpi e famiglie, e della battaglia di una giovane donna per affrancarsi dalle costrizioni di entrambi.