«In questo volume sono raccolti tre libri su Napoli, scritti in anni diversi e che inevitabilmente portano impresso di quegli anni anche il segno. L'armonia perduta è un saggio sulla "genesi della napoletanità" pubblicato nel 1986, L'occhio di Napoli un diario di pensieri del '92-93, e Napolitan graffiti, un saggio sugli scrittori napoletani, è del '98. Negli anni in cui ho scritto questi libri vivevo a Roma. Roma dista solo due ore da Napoli ma la distanza era molto maggiore per me, e si rifletté nella mia scrittura. La distanza può essere un vantaggio, crea una certa indifferenza, non priva di rimorso, che può essere utile per uno scrittore se fa un uso critico di questa distanza.»