«Ero piccola, ma abbastanza grande per non avere più il diritto di essere piccola». Dopo quindici anni, da quando la giovane narratrice ha lasciato il Kosovo con la famiglia per emigrare in Svizzera, il padre muore inaspettatamente. Alla figlia sembra di perdere la terra sotto i piedi e si sente del tutto isolata in una nuova realtà sconosciuta e spesso ostile. Si mette alla ricerca del suo posto nel mondo, torna invano sui luoghi dell'infanzia e si impegna nella ricostruzione dal nulla di una nuova identità affettiva, linguistica, sociale e culturale. "Elefanti in giardino" è uno struggente esempio di romanzo autobiografico su una vita segnata dall'emigrazione, sulle origini e lo straniamento, sulla perdita e l'ostinata ricerca di sé, ma anche sulla speranza di un nuovo avvio e della salvezza. Prefazione di Cristina Foglia.