La raccolta "Un lieve disordine", tradotta in italiano da Mario Scotognella, fu scritta da Jonathan Keates in un arco temporale di dieci anni. Si tratta di quattro novelle nelle quali è pervasiva la presenza dell'Arte, demone che ognuno dei protagonisti crede di poter afferrare. Le aspirazioni di ciascuno, tuttavia, si scontrano con le difficoltà di un tempo e un luogo difficili, vale a dire l'Italia preunitaria col suo sfondo di complotti, di violenza repressiva, di dolore impotente e di idealità confuse. Vi si intravede lo stesso senso di smarrimento e di incertezza morale che incombono sull'Italia di oggi. "Uno studio più approfondito della storia italiana e della sua cultura - scrive Keates - ha notevolmente inciso sulla mia capacità di comprenderla a fondo. In più è cresciuta la mia conoscenza dell'Italia in sé, della sua lingua e della sua gente. Sento, nondimeno, che questa Italia immaginaria, ricostruita da uno scrittore inglese, possegga una certa attendibilità e sono lieto di sottoporla, finalmente, al giudizio dei lettori italiani".