Un uomo alla deriva che scopre un passaggio per un'altra dimensione (o una porta per le proprie ossessioni), un rapimento dallo sconvolgente epilogo e una vendetta lungamente premeditata, un hotel extralusso che offre ai suoi ospiti un'estrema forma d'intrattenimento, la fine di un Regime e il perdurare d'una crudele tradizione, il cosmico legame fra l'autolesionismo e l'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, infine l'altopiano come immobile metafora della grazia: sei storie che attraverso il potere affabulatorio della confessione ci ricordano che l'autobiografia è una menzogna e che ogni racconto è l'autopsia di un corpo immaginario.