Amanti feriti, disoccupati assoldati da multinazionali per mansioni stravaganti, vagabondi smarriti tanto nel mondo che nella loro testa, Babbi Natale sorpresi dentro una buca, donne che finiscono per confessare la loro vita intima durante un colloquio di lavoro, famiglie allegramente disfunzionali che vanno alla catastrofe. In questa parata carnevalesca, tutte le forme del riso sono sollecitate: da quello satirico e sociale a quello metafisico. Ma il tratto più tipico di Inglese è una sorta di partecipazione distaccata, che ci permette ogni volta uno sguardo sia interno che remoto, sia partecipe che riluttante, come se la verità dei giorni e delle vite sgusciasse via tanto dalle mani dei personaggi quanto da quelle del loro autore.