Protagonisti di Casa senza custode (1954) sono due orfani di guerra alla ricerca della propria identità. Attraverso la loro vicenda Böll ripropone il tema della guerra, doloroso e incontrastato leitmotiv delle sue primissime opere, di cui racconta echi e riflessi nella difficile e ambigua ricostruzione del presente. La lezione che ci viene dalla storia dell'umanità, insanguinata dalle violenze e dagli eccidi del nazismo, pervade queste pagine, in un costante e razionale confronto tra distruzione e rinascita, involuzione e democrazia.