È un viaggio nel Mediterraneo, Djerba, Corsica e Creta, tra mito e realtà, storia e attualità, passato e presente, alla ricerca del suo umanesimo e del suo patrimonio così ricco di contrasti e di rassomiglianze, tessere di un mosaico e di un'arte del vivere degne di considerazione da parte dell'Europa. Un'utopia nuova alimentata dalla pace, dalla libertà, giustizia e dignità, dall'amore per il bello e per l'arte, da una mutua comprensione delle tre religioni monoteistiche, dall'accettazione della diversità culturale, dal dialogo tra le sponde del Mediterraneo. Un no alla globalizzazione, al neocolonialismo, al fanatismo e allo scontro di civiltà. Laura vendica suo fratello ucciso dalla mafia, sposa Annibale, un magrebino, lo segue da lontano nelle sue peripezie, indaga per farlo uscire di prigione. Una donna diplomatica, coraggiosa e intraprendente, pensosa del suo destino e della sorte di suo figlio Telemaco, simbolo di un futuro multiculturale. Un romanzo d'azione di una grande modernità; una scrittura venata di poesia, ricca di metafore e di rimandi culturali. Un'originale visione bouraouiana del villaggio globale sotto il segno del protagonismo femminile.