Kabul, 1978. Sitara ha dieci anni, è la figlia di un consigliere del presidente dell'Afghanistan. Quando il 27 aprile, la data del colpo di stato, i militari assaltano la residenza presidenziale, sarà una delle guardie ribelli, Shair, a salvare Sitara, affidandola di nascosto a una diplomatica americana. Un aereo la porterà in un mondo nuovo, dove nulla profuma di casa e tutto è sconosciuto. New York, 2008. Sitara è diventata un medico, e la sua infanzia è un ricordo doloroso sepolto in fondo alla memoria. Finché, un giorno, arriva da lei un paziente afghano. In quell'uomo, dal viso percorso di rughe, Sitara riconosce subito Shair. E i fatti di quella notte ritornano più vivi che mai. Decide così di compiere un lungo viaggio per ritrovare quella bambina, e quel Paese abitato dai fantasmi di tutto ciò che ha amato.