Il racconto tragicomico del primo weekend di libertà di Carlotta, donna nera trans che, dopo vent'anni passati in un carcere maschile, deve confrontarsi per la prima volta col mondo esterno. Carlotta Mercedes si è sentita incompresa per tutta la sua vita. Quando viene arrestata per essersi trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, si fa ancora chiamare con il nome da uomo con cui è cresciuta, ma dopo la condanna inizia a vivere come una donna, un atto di coraggiosa autodeterminazione che le costa caro. Intrappolata per più di vent'anni in una prigione maschile, Carlotta subisce abusi di ogni genere da parte sia dei detenuti che delle guardie. Finalmente, alla sua quinta apparizione davanti alla Commissione per la Libertà Vigilata, Carlotta ottiene la libertà condizionale e torna a casa, per scoprire una New York molto diversa da quella che conosceva, e una Brooklyn alle prese con una feroce gentrificazione. Nel corso di un movimentato fine settimana del Quattro di luglio, Carlotta si sforza di riconciliarsi con il figlio che ha lasciato, ricongiungersi con una famiglia riluttante ad accettare la sua identità, e soprattutto evitare la pur minima infrazione ai termini della libertà vigilata, che potrebbe farla tornare in prigione. Seguiamo quindi il suo percorso per le strade di Brooklyn, tra incontri indimenticabili ed episodi esilaranti che lasciano però un gusto amaro e una rabbia profonda verso un sistema carcerario ingiusto e una società che discrimina le persone su base sessuale, razziale, sociale e - nel caso di Carlotta - tutte e tre le cose insieme. Un indimenticabile racconto joyciano che ci dice molto del mondo in cui viviamo.