"E così succede che io, mai stato a Piacenza sino a quel momento, mi ritrovo a passeggiarci per le strade di una mattina semplice. Perché un posto, prima di piacere a me, deve innanzitutto piacere ai miei passi. Cammino a caso, a muzzo, e lascio fare alle cose che succedono. Quello che doveva essere un giro veloce si trasforma in un giro lento, fatto di storie, immagini, incontri, confidenze, Signore e Signori, pensieri e racconti che veri o finti chissà. Poco importa. Penso al caffè. 'Le decisioni importanti vanno sempre prese davanti ad un caffè' dice sempre il mio amico Tano. Entro nel primo Bar che incontro e quello che doveva essere un caffè al volo si trasforma in uno spazio per pensare ancora a tutte le cose che succedono e che forse non dovremmo più lasciarci scappare. "È la prima volta che vieni qui?" mi domanda l'uomo del bar. "Come, scusi?" chiedo io, un po' imbarazzato. "Conoscevi questo bar o sei finito qui per caso?" "Qui per caso, però a questo punto mi sa che ci resto." "Benvenuto allora.""