È da un po' che Celeste vive da sola, in un palazzone freddo e semivuoto, incapace di provare sentimenti e di comunicarli. Ha ricordi confusi del passato, ha delle brutte cicatrici sulle braccia ed è lì per guarire, le hanno detto. Sta bene solo quando scrive, perché chi la controlla le permette di dimenticare. Celeste scrive, e aspetta il vuoto. Ma non le basta: il palazzo è pieno di persone come lei, rotte, graffiate, distrutte, che non riescono a smettere di cercarsi, di amarsi. Di farsi del male. Una notte si sveglia, e trova nel suo appartamento la creatura: ha un volto, una pelle, ma non ha una voce. I suoi occhi sono neri. Ma chi è, se davvero è, e che cosa cerca da Celeste, da Nikki, da Connor?