Il libro, a carattere autobiografico, tratta di un breve periodo di vita dell'autore, e più precisamente quello dell'estate del 1968. In quell'anno, memorabile anche per diversi altri aspetti, il protagonista narra in prima persona l'intervallo trascorso tra la fine del proprio percorso di studente (impegnato ma spensierato) e l'inizio della vita vera, con l'obbligo del servizio militare prima e un futuro professionale (ancora tutto da scoprire) poi. Gli amici; le automobili; il mare; le ragazze; le piccole conquiste e le grandi sconfitte, fanno da cornice a una stagione unica e irripetibile: non solo perché quella degli anni verdi di chi l'ha vissuta, ma anche perché stagioni colme di futuro come quella difficilmente avranno a ripetersi. Così come, altrettanto difficilmente, si potrà realizzare una stagione musicale altrettanto incredibile: l'esplosione del rock 'n roll nel mondo; l'avvento dei cantautori qui da noi in Italia; il jazz sempre presente con i suoi grandi solisti; il blues, il beat, il pop, a fare, uno dopo l'altro, costantemente da sottofondo. Tutto questo, nell'andare a costituire una colonna sonora che non ha avuto eguali per più d'una generazione, ci emoziona e ci incanta ancora oggi da ogni fonte sonora e visiva. No, questa non è nostalgia, è arte.