Già dal titolo, si pone l'accento su un certo modo di sorridere, frequentemente riscontrabile in chi è solito chiedere in modo meschino o imbonitore. Il romanzo è ambientato nell'epoca degli anni Cinquanta, quando ancora il mondo non era preda del tecnicismo, né tanto meno dell'elettronica. Quando gli uomini dialogavano meno con le macchine e più tra loro. Una nazione è prostrata da una rivoluzione. Maurizio, il protagonista, ha questo modo di sorridere, dato dalla sua opaca personalità che lo porta a commettere atti poco concreti, spesso puerili, con la conseguenza di costringerlo a vicende spiacevoli che lui cerca inutilmente di risolvere con quel suo sorriso mendico. Una patologia degenerativa lo porta a perdere la ragione e, in quello stato, inizia a percorre strade ignote, vivendo fatti imprevedibili, spesso al di là della fantasia.