Gaspara Winckler, principe dei falsari, su commissione di Anatole Madera si dedica per mesi alla realizzazione di un falso Condottiero che competa in tutto e per tutto con quello del Louvre, dipinto da Antonello da Messina nel 1475. A un passo dal compimento, Winckler non riesce a portare a termine la sfida e assassina Madera. Perché? Come il "Pierre Menard" di Borges, Perec descrive, in un romanzo che ha le movenze del poliziesco, l'esatto stato d'animo di chi concepisce un falso come un nuovo originale. Testo fino a oggi inedito, scritto tra il 1957 e il '60 e miracolosamente ritrovato trent'anni dopo la morte dell'autore, "Il Condottiero" è una affascinante riflessione sull'arte: ci racconta di come solo confrontandosi con il falso si possa arrivare alla conquista di una verità.