«Il ricordo vivido, a tratti crudo, della numerosa famiglia di Olinto "ad Baracaun", che in dialetto romagnolo significa "uomo scherzoso", e delle figure che le ruotano intorno, è anche la memoria di un'Italia (o Romagna) del dopoguerra, dove le formule magiche e le filastrocche si fondono nella tenacia del quotidiano, contro la miseria, il fascismo, l'ignoranza.» (Elisabetta Randi)