Non ancora vecchio ma stremato dalle malattie, dalle delusioni e dal tradimento, il generale Simón Bolívar, "el Libertador", l'uomo che ha scosso l'America Latina dal giogo spagnolo, rivive come in un sogno i giorni eroici delle sue battaglie e le appassionate notti dei suoi numerosi amori. Nel lungo viaggio che lo riporta nei luoghi che lo videro trionfatore, Bolívar, ormai morente e circondato solo da un pugno di seguaci, riflette sul fallimento dell'ideale che lo ha perseguitato per tutta la vita: l'unità politica delle terre che lui ha liberato e che gruppi di profittatori dominano ormai senza possibilità di riscatto. Un romanzo epico e drammatico, velato di una tristezza fatale e pervaso da un poetico senso di ineluttabilità del destino con il quale García Márquez rende onore al più illustre e sfortunato degli eroi del suo paese.