L'animo del poeta abita questi racconti con quella stessa carica di "luce e di sentenze metafisiche" che Bàrberi Squarotti aveva più volte evidenziato e di cui, in merito ai racconti di Marani, nel 2013 aveva scritto: "appaiono vivi e luminosi e fervidi molto al di là degli anni e al di sopra d'ogni moda e d'ogni tempo narrativo dei decenni passati e molto più ancora di quelli attuali (...) una luce nel grigiore e nella banalità della nostra letteratura".