Carlo Brambilla - per tutti Carletto - aveva sette anni quando suo padre ha fatto fallire l'azienda di famiglia e si è dato alla macchia. Costretto a trasferirsi con la madre in casa dell'odiato zio Onofrio, da allora coltiva il sogno di lasciare l'hinterland milanese per seguire la sua vocazione di scrittore. Sua madre però ne coltiva uno di segno opposto: farlo assumere da Onofrio nel suo florido negozio di ferramenta. Di conseguenza, dal giorno del diploma la vita di Carletto è diventata una vera e propria corsa a ostacoli. Ma lui non si lascia abbattere, e pur di coronare il suo sogno è disposto anche a scendere a qualche compromesso. Persino quando scendere significa in realtà precipitare.