L'ultima eroina narrata da Dario Fo è una «regina impossibile»: Cristina di Svezia. Nata e cresciuta in un'Europa travolta dalla Guerra dei Trent'anni, educata dal padre per sostenere il peso e le responsabilità di un ruolo tipicamente maschile, Cristina sceglierà di assumere atteggiamenti e abiti da uomo e amerà soprattutto le donne. Si circonderà di filosofi e artisti, da Cartesio a Pascal a Molière. Lasciato il trono di Svezia si convertirà al cattolicesimo per trasferirsi a Roma, dove darà vita al movimento artistico che, alla sua morte, nel 1689, porterà alla fondazione dell'Accademia dell'Arcadia. Fo le dà voce esaminando i testi storici, osservando i dipinti che la ritraggono, riprendendo le cronache dell'epoca, e immaginandola, per farla rivivere in tutta la sua straordinaria unicità.