Una originale collaborazione fra lo scrittore e biologo marino Fabio Fiori e Gabriele Geminiani che attinge dalla sua ricerca artistico-antropologica per una documentazione visiva del testo, una leggenda rivisitata in chiave romagnola. Quindi una doppia operazione sulla memoria, quella del racconto e quella degli oggetti, un tempo d'uso e giocattoli dell'infanzia che fu.