Dieci storie costruite intorno a vite disperate e dolenti, come il titolo suggerisce, ora nate dalle stesse esperienze professionali dell'autore, ora dal suo amore per la storia, e propriamente per le storie vissute nella Romagna nativa.La molteplicità e diversità dei casi è forse la prima ragione di una lettura coinvolgente, di immediato interesse: il narratore ora rievoca tempi ormai lontani, quando i papi ancora visitavano villaggi di sperduti Appennini, ora la sventura di giovani privi di presente e di futuro, protagonisti quasi senza saperlo di crimini che li condannano a morire, in una muta sorpresa disperazione; e poi la pazzia di chi vive stretto alla gola da una dissociazione con la realtà che lo spinge al furore di un improvviso assassinio; né manca la storia affascinante di una religiosa follia, quella di un santone di acuta intelligenza e di umana pietà, che la Chiesa seicentesca condanna alla pena capitale; infine, le vicende di padroni e servi, vittime gli uni e gli altri dello stesso carcere di incomprensione e lontananza in cui la parte loro assegnata dal destino li chiude: vite storte, appunto, raccontate in una prosa schietta e immediata, come è proprio dei narratori che la vita subito coinvolge e appassiona.