Dici Marco Polo e dici viaggio, meraviglia, Oriente. Dici anche memoria, incontro con l'altro, racconto. Lui è il ragazzo, la giovinezza, il dilettante che si avventura alla scoperta del mondo. Ha una testa moderna e uno sguardo non coloniale, e finisce tutto nel libro che rimane di lui, Il Milione, un libro scritto a voce, grazie al quale è diventato un protagonista della letteratura Anche questo libro di Gian Luca Favetto è scritto a voce alta. Anzi, a voci alte. È un monologo a più voci. C'è il narratore, c'è Marco Polo, che non si stupisce di nulla, semplicemente vive, e ci sono il padre e lo zio, ci sono le figlie, c'è Koeketei, c'è Kublai Kan, c'è Rustichello... È il racconto di un andare e di un tornare, di una serie di meraviglie e di incontri, di scoperte e visioni, che tiene insieme il tempo presente e il tempo di 700 anni fa.