Il romanzo si sviluppa durante quell'arco di tempo che va da poco prima della tragedia del Vajont fino a poco dopo quel drammatico 23 novembre a Dallas in Texas, dove terminò il viaggio di J. F. Kennedy e va oltre, tratteggiandone misteri e retroscena incidendo con la penna in quei passaggi sottili e intimi che trasformano uomini in eroi e viceversa. "Il tempo degli eroi" non si presenta come un romanzo tipico con i suoi codici e il suo stile. Le intrusioni dell'autrice, le sue considerazioni, si alternano a un io narrante in prima e terza persona che si alimenta di pensieri sospesi, di riflessioni personali quasi da dialogo interiore, usando, a tratti anche la semplice cronistoria degli eventi. Una miscellanea questa che non impedisce al lettore di riscoprire vivacità narrativa e pathos emotivo nelle note di reportage come nei pensieri sottovoce di alcuni dei protagonisti; personaggi questi ordinari ma non banali, uomini e donne in lotta con i propri desideri e i propri errori, con paure e sensi di colpa, tutti alla ricerca di un senso profondo per cui vivere o morire.