La prima opera narrativa di Oriana Fallaci: la storia di una donna che, straniera a New York, non esita a sfidare le convenzioni (e le ingiustizie) di una società maschilista. Penelope che non si rassegna al ruolo domestico di chi tesse la tela aspettando il ritorno di Ulisse, ma, Ulisse lei stessa, Giò viaggia alla ricerca della sua identità e della sua libertà. Si disfa con freddezza della sua verginità, si innamora con ribellione di un uomo debole e incerto che si rivela omosessuale, affronta con coraggio il triangolo in cui si trova coinvolta da Richard (l'uomo che ama) e Bill (l'uomo amato da Richard). Dieci anni dopo, il volto di Giò, la protagonista di questo romanzo, potrebbe essere quello dell'io narrante di "Lettera a un bambino mai nato".