È un libro sulla memoria, una memoria ossessiva, devastata e devastante, sulla memoria di una guerra che ha traumatizzato il protagonista, sulla memoria di un amore tra due giovani coinvolti nelle drammatiche vicende di una società che passa da una guerra a un dopoguerra altrettanto turbolento. È stato il trauma dell'8 settembre 1943 a rivelare a Marco la vacuità di ogni impegno. Sarà l'amore a offrirgli un'ancora di salvezza, qualcosa cui aggrapparsi per colmare il vuoto da cui si sente oppresso. E Viola è lì che altro non aspetta se non il suo arrivo. Ma la guerra inesorabilmente li divide dopo che il loro amore ha avuto ben poco tempo per esprimersi. Il romanzo ci coinvolge e non si dimentica, mescola elementi storici a elementi fantastici dimostrando come, nella vita, spesso sia il caso a regolare il destino degli uomini.