Félix, dodici anni, è disperato. Sua madre, la meravigliosa Fatou, che gestisce un piccolo bistrot colorato e accogliente a Belleville, è sprofondata in una depressione senza rimedio. Proprio lei che era l'incarnazione del buonumore adesso non è nient'altro che un'ombra. Dov'è finita la sua anima vagabonda? Si sta forse nascondendo in Africa, vicino al suo villaggio natale? Per salvarla Félix intraprende un viaggio che lo condurrà alle sorgenti invisibili del mondo. Una storia di cui Schmitt si serve per esplorare i misteri dell'animismo, una storia la cui morale di fondo è che la razionalità europea e l'immaginazione africana devono concorrere insieme a offrire all'umanità una visione della vita più piena e completa.