"Bastogne", la seconda prova narrativa di Enrico Brizzi dopo il fortunato debutto con Jack Frusciante è uscito dal gruppo, arrivò in libreria nel '96 con la stessa carica d'una bottiglia molotov: la rabbia giovanile e la passione per droga, violenza e fornicazione erano raccontate con uno stile nuovo, spregiudicato ed elegante nel suo estremismo. All'epoca Vasco Rossi ebbe a scrivere che "Bastogne" stava a "Jack Frusciante..." come "Fegato spappolato" ad "Alba chiara", e ancora oggi le vicende allucinate di Ermanno e Cousin Jerry, moderni cavalieri dell'Apocalisse in guerra contro una società votata al conformismo, sono capaci di affascinare e scuotere. Una riedizione che arriva a grande richiesta, e dedicata agli aficionados di Brizzi, tanto a quelli che hanno assistito in diretta al successo del romanzo, quanto a chi, nella seconda metà dei Novanta, era troppo giovane per letture incendiarie.