"Solo uno sbirro" è la storia di un giovane che dal Meridione si trasferisce nel Nord Italia per entrare in polizia. Inizia la carriera facendo il piantone e poi il celerino. Dalla celere si ritrova alle volanti, per poi approdare all'antidroga e infine alle squadre speciali. Durante il suo percorso di vita, il protagonista incontra i personaggi più disparati, sia fra i colleghi che sulla strada, un vero e proprio microcosmo dove ogni essere umano assume una precisa identità che lo rende degno di esistere: anche il peggiore, infatti, svolge un ruolo fondamentale nella crescita personale del poliziotto. Il protagonista affronta le situazioni umane più complesse e con il passare del tempo acquisisce sempre maggiore consapevolezza di sé e della realtà che lo circonda. Spesso si trova coinvolto in situazioni tragiche, talvolta tragicomiche, che inizialmente lo spiazzano, ma che poi riesce a gestire grazie alla sua saggezza innata. L'arco di tempo durante il quale si svolge l'azione è molto ampio, per cui, oltre alle vicende personali del protagonista e di tutti gli altri personaggi, vengono raccontati anche i mutamenti che a poco a poco avvengono in polizia.