Può capitare, in un momento in cui tutto intorno a noi sembra cadere a pezzi e non si riesce più a trovare un senso all'esistenza, che la mente giochi brutti scherzi e uno veda (o senta) cose che non ci sono. O che forse ci sono, ma non abbiamo mai saputo vedere (o sentire) prima... Così accade a Sara, la protagonista di questo romanzo. Lasciata dal fidanzato, con un lavoro che non le piace e la crisi economica che incombe, Sara vorrebbe solo seppellirsi sotto le coperte e non uscire mai più, ma poi nella sua casa (e nella sua vita) arriva Sibilla, una gatta elegante e misteriosa che sembra sapere tante cose su di lei. E che è pronta a spiegargliele. Sì, perché Sibilla parla. E, quel che è meglio, dice cose molto intelligenti. Follia o unica speranza di salvezza? Certo, ascoltare una gatta è una cosa davvero bizzarra, eppure quando si è persa ogni speranza si è disposti a tutto, e quella voce incisiva, ironica e profonda sembra essere l'unico antidoto a una depressione che inghiotte tutto nel suo buco nero...