Barbara Millicent Roberts compie sessant'anni e deve organizzare la sua festa di compleanno. Sarah Jackson, giovane giornalista e influencer di Manhattan, la raggiunge nella sua villa per intervistarla. Ma la dimora è ridotta in rovina, la polvere alberga in ogni angolo, tutto sembra vuoto e spento. L'unica a non mostrare i segni dell'età è lei, Barbie, che per sua natura non invecchia. Eppure qualcosa di rotto in lei c'è, nel profondo, una di quelle cose difficilmente visibili a occhio nudo. Il racconto di Barbie, tra le stanze della casa, rivela un malessere che Sarah Jackson identifica come non molto distante dal suo: vivere nella menzogna, indossare una maschera per adattarsi a una società basata sul consumismo, giocare a essere chi non si è per riuscire a sopportare il dolore di non sentirsi amati. Ma quando il gioco finisce cosa resta? "Buon compleanno Barbie" rappresenta la vita e la difficoltà di vivere ed essere se stessi oggi. Non tutto però è impossibile da realizzare: colpo di scena! a volte basta solo smettere di «giocare» con la propria immagine riflessa per porre fine a un'esistenza che non ci appartiene.