Due storie, due figure femminili. Due donne legate anche attraverso il tempo da un filo tenace, da un'essenza profonda che le accomuna: occhi che stregano, una sensibilità acuta, il contatto con lo spirito più magico della natura, l'amore per gli animali, un'anima selvatica la cui cifra dominante è il bisogno di libertà. Due storie, alternate. Un canto, un controcanto. Se con la vicenda di Netta si affonda nella magia di un mondo antico - i primi anni del novecento, l'espansione delle filande, le migrazioni interne, la bellezza di una campagna ancora incontaminata, una civiltà contadina intrisa di religiosità ed incantesimi, la prima guerra mondiale, l'epidemia della Spagnola - con Malìa il tempo muta il suo segno. Nella sua avventura vive il primo respiro della modernità, l'adolescenza di un dopoguerra che prelude ai sogni grandiosi e agli stravolgimenti di un mondo in divenire - gli anni sessanta, la determinazione femminile, la difesa dell'ambiente, un profondo cambiamento nei rapporti personali e sociali.