La terza guerra mondiale infuria. O almeno così credono i milioni di persone stipate da quindici anni nei "formicai", rifugi sotterranei costruiti per difendersi dal conflitto nucleare, mentre sulla superficie i plumbei, androidi guerrieri immuni alle radiazioni, al gas nervino e ai batteri letali, portano avanti i combattimenti tra euro-americani e russo-asiatici. Ogni giorno i comunicati diffondono immagini e notizie di un olocausto atomico che nutrono il terrore dell'umanità e sostengono la sua fede nell'onnipotente Protettore, Talbot Yancy. Ma quando Nicholas St James, il presidente di un formicaio, riesce a salire sulla superficie, scopre che non vi è alcuna guerra, e il pianeta è tutt'altro che devastato. Le autorità hanno mentito, questo è chiaro. Ora vuole scoprire perché. "La penultima verità" (1964) è insieme thriller apocalittico e distopia fantascientifica, un romanzo che affronta i temi cari a Philip Dick - la manipolazione della realtà e la difficoltà di distinguere la verità da ciò che è falso - ricorrendo anche a un ricco bagaglio culturale e letterario, dall' Inferno dantesco al film Metropolis", fino a 1984 di Orwell.