Un piccolo bar su via Cavour nel quartiere Atratino di una grande città. Letizia, la barista, accoglie gli avventori e di ciascuno riconosce l'essenza dello stato d'animo che custodisce nel cassetto delle emozioni. Lo apre e l'arricchisce ad ogni ritorno del frequentatore. L'empatia e la semplicità le consentono di far diventare il suo luogo di lavoro, il luogo in cui scorre anche la propria vita e chiunque vorrebbe entrarci, almeno una volta per respirarne l'aria e guardarsi intorno per trovarsi a contatto con i singolari habitué. Ma qualcosa di inaspettato e intricato, che ha a che fare con l'impegno politico, si insinua nel luogo in cui le considerazioni sull'ordine sociale sembra possano essere relegate alla sola superficialità. Un nuovo frequentatore ed un gruppo ben organizzato porteranno ad una svolta inaspettata, arricchendo il romanzo di piacevoli sfumature e momenti di catartica suspence.