È il tragitto del secolo breve, anzi brevissimo. Inizia con il '68: apoteosi del gioco, della festa, dell'immaginazione. Ma la successiva consapevolezza dell'impossibilità di cambiare il mondo porta a due fenomeni: la droga ed il terrorismo. La protagonista partecipa a Berlino alla contestazione studentesca del '68, ma la polizia ed il potere reprimono l'inesistente rivoluzione; frequenta e ispira artisti e intellettuali d'avanguardia e compone una commedia che però non riesce a scrivere e rimane nelle nuvole in testa; fugge dalla restaurazione e intuisce il dramma esistenziale dell'imminente ondata terroristica; si trasferisce ad Amsterdam dove incontra un nuovo compagno e "rientra nel privato" ma dove, seppur indirettamente, viene travolta dal cancro della droga. Infine, si occupa di attività umanitarie in una ONG.