"Le donne non ci vogliono più bene" (nuovo titolo di "Donne e mitra", 1950, approvato a suo tempo dallo stesso autore) ricrea vividamente la realtà dura e angosciante che pervase l'Italia fra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945: 600 giorni di guerra civile in cui provvisorietà, incertezza e coraggiosi idealismi convivevano in modo contrastato e violento. Cinque racconti descrivono, in un affresco impressionista a tinte crude, personaggi ed eventi di quei giorni catturati dalla memoria di Enrico de Boccard, che li visse in prima persona e li raccontò "a caldo" a tre anni dai fatti. I protagonisti, veri simboli dell'avventura disperata di chi si rese conto di aver scelto "la parte sbagliata", con orgoglio, onore e buona fede seguirono la propria strada spesso pagando con la vita. L'atmosfera tratteggiata dai racconti confluisce nel romanzo breve "Fine del diario storico", storia di guerra e amore del tenente L. e della signora Rosamarì; intorno all'illusione del loro impossibile legame sentimentale, una manciata di personaggi dai singolari pseudonimi, tra cui si riconosce lo stresso autore; storie che s'intrecciano nel vorticoso tumulto del senso di sconfitta, accettata in nome di un'idea.