"È un libro pieno di persecutori. Chi è che non ne ha avuti di persecutori? quei tali che ossessionano, rompono le scatole, portano disgrazia. In questo libro persecutori di varia razza e apparenza assillano il protagonista, anche solo in forma di fantasmi piantati in testa, o di amiconi venuti per bere alcolici o surrogati. Il protagonista, tale Joe, è finito in una città americana a spese dello Stato, non sa neanche lui perché, in Mystic Avenue 3847, un palazzone che di sotto ha un McDonald's; e attraverso i gabinetti si sbuca direttamente in un'università americana: è finito lì per scontare una pena? non sarà già nell'aldilà? nell'inferno personale del protagonista? o in qualche inferno moderno dove si arriva senza avvedersene?" (Ermanno Cavazzoni)