Sembrava un banale anno scolastico di una studentessa comune, ma banale non lo è per nulla, sebbene vi si ritrovino le esperienze comuni a tante altri giovani. Melania infatti fissa nel diario le sue esperienze di acerba adolescente e parla di famiglia, di scuola, di affetti, di amicizie, di primi turbamenti sentimentali, di alti e bassi della sua età... Nel ritrovare quelle pagine dopo molto tempo, Melania ormai adulta scopre che quel suo anno di vita e di scuola è stato fondamentale per le sue scelte e il suo percorso di donna matura. È un libro che parla di continuità della vita e di legami fra generazioni; può toccare corde nascoste e far fremere e riflettere non solo i giovani, ma anche gli adulti. Perché Stiani de stiani? Per riferirsi al tempo passato vi sono almeno tre espressioni dialettali: na volta (una volta) oggi ricorrente, con la "v" che può essere appena accennata o masticata, quasi muta (nel qual caso si trova scritto na volta), oppure par la passà (per il passato, in passato), e stiani, la nostra parola, indispensabilmente e solo al plurale, non più di uso comune.