Un libro di storie per far innamorare della storia. Un libro di infanzie immaginarie e immaginate per avvicinare a storie vere. Questo testo parte dalle vicende di deportati e deportate nei campi di sterminio della provincia di Monza e Brianza e prova a immaginare le loro infanzie. Bambini e bambine normali, comuni, alle prese con le vicende tipiche di ogni infanzia; bambine e bambini che chiedono di crescere, di essere accuditi e protetti, di avere un confronto con gli adulti e con i coetanei. Questo libro si assume il rischio dell'invenzione e della narrazione perché gli autori sono convinti che i protagonisti della Storia con la S maiuscola debbano essere presentati ai ragazzi e alle ragazze (ma anche agli adulti) come persone la cui normalità ce le rende più prossime, più vicine, più umane. Non si tratta di mentire ma di fantasticare, non si tratta di inventare ma di provare ad accostarci a infanzie possibili. Lo si è fatto per i grandi personaggi della Storia....