Racconti brevi come piccole tessere di un mosaico narrano il disagio di vivere. Dicono squarci di esistenze, la monotonia delle giornate che scorrono, momenti di solitudine anche tra la folla. Interessano donne, sorelle, madri, compagne, mogli da guardare, ammirare e da amare. Interessano bambini, adulti, genitori nel presente e nel passato e tutto, tra reale e surreale, offre pillole di riflessione. Sperduti nel cosmo siamo soli è un filo che cuce il susseguirsi dei racconti per un'analisi impietosa della condizione umana, con la coscienza di essere provvisori, l'incertezza del vivere, l'insofferenza, il disagio, il sentirsi sospesi come "in un passaggio incerto lungo una fune sospesa tra due enigmi".