Andy, Dag e Claire sono in piena crisi dei Venticinque anni. Scappano nel deserto californiano per salvarsi dalla prospettiva di una vita frustrante, di un lavoro sottopagato, alienante o distruttivo e dall'ipotesi asfissiante di creare una famigliola standard da villetta a schiera. A Palm Springs, lontani da tutti e da tutto, cercano di trovare un senso alla propria esistenza e di capire come modificarne il tragitto. Per farlo si raccontano delle storie: partono da sogni, ricordi e struggenti fantasie, usano immagini e definizioni che nessuno ha mai utilizzato prima. Come tre superstiti che analizzano i detriti della cultura occidentale americana mentre si sfalda davanti ai loro occhi, creano una nuova mitologia, personale e collettiva, in grado di contrastare il vuoto. Nessuno come Douglas Coupland ha saputo cogliere e, per molti versi, anticipare lo spirito dei tempi con tanta accuratezza, e restituirlo in maniera così lieve e creativa. Il suo esordio, Generazione X, è un romanzo inventivo e struggente, capace di oltrepassare il confine temporale della generazione a cui ha dato un nome (quella di tutti coloro che hanno avuto venti e trent'anni tra gli '80 e i '90) e di diventare un vero e proprio classico contemporaneo. "Generazione X" è un libro unico come il suo formato e la sua struttura, ricco di slogan, neologismi e vignette pop art che corrono accanto al testo in un gioco di inediti rimandi. Torna in libreria con una doppia copertina (con le opere di Coupland stesso), la traduzione aggiornata a cura di Marco Pensante e la prefazione di Matteo B. Bianchi.