Quando trascorri molti anni dietro la scrivania di un ufficio comunale i sogni cominciano ad assottigliarsi, ma Roberto Strani, modesto impiegato dell'Ufficio Protocollo di un piccolo comune emiliano, ancora qualche sogno lo conserva: poter salire di grado, o almeno ottenere un trasferimento alla biblioteca, al settore cultura, dove la sua laurea in filosofia non sarebbe del tutto sprecata. Tutti sembrano essersi scordati di lui e della sua misera vita fino a quando, inaspettatamente, il destino sembra offrirgli sul piatto d'argento un'ultima occasione.