Nell'estate del 1985 Benji, teenager quindicenne, trascorre con tutta la famiglia le vacanze nella località balneare di Sag Harbor. Benji è un ragazzino di colore di buona famiglia, timido, frequenta una scuola a Manhattan e la sua vita sociale si limita ai film horror, alla musica punk, post-punk e poco altro. Tutto però cambia durante quell'estate, quando nella casa al mare finisce per ritrovarsi con una insolita compagnia di un gruppo di ragazzini di colore. In questo romanzo Colson Whitehead ricrea il mondo degli adolescenti con una tale capacità descrittiva ed empatica che riesce a proiettare il lettore nella magia sonnolenta e laboriosa di una lunga, oziosa vacanza estiva, con tutti i suoi orizzonti, le sue speranze, i suoi sogni e le sue scoperte. Benji e le memorabili giornate con la banda di amici coetanei sono una storia affascinante che tocca temi profondi come il difficile processo di costruzione dell'identità adolescenziale (nera, per giunta, in questo caso), la lotta per la conquista della stima altrui e dell'autostima e le tremende tensioni e pressioni che il mondo esterno esercita ogni giorno, anche in vacanza.