Mentre trascorre le notti con Tito Livio e Quintiliano, Gabriele, mite studente di storia medievale degli anni Novanta alle prese con l'ultimo esame di latino, non capisce che la sua vita sta cambiando per sempre: un'ospite inattesa e indesiderata, la sclerosi multipla, si è insinuata nei meandri del suo sistema nervoso centrale sotto mentite spoglie. I mesi, gli anni e gli eventi passano con la velocità di sempre, ma nel frattempo strani sintomi a cui i medici non sanno dare risposta minano le sue già poche certezze. Chi lo dovrebbe aiutare lo conforta a forza di pacche sulle spalle attribuendo tutto allo stress, e invitandolo a superare le proprie fragilità psicologiche. Ormai quasi convinto che invecchierà accanto all'anziana madre senza potersi mai realizzare nella vita, che non avrà mai la tartaruga sulla pancia e che avere formicolii invalidanti sia solo colpa della sua incapacità di affrontare le normali difficoltà, come in un film di Natale incontrerà delle persone che lo aiuteranno a cambiare questa visione accompagnandolo verso un inaspettato happy end. Più o meno. Da una storia vera, un romanzo divertito e divertente sulla sclerosi multipla e sulla possibilità di superare le difficoltà della malattia guardando la vita con ironia.